Ho sempre provato ammirazione per chi, ormai non più giovane, decide
di imparare cose nuove: frequentare un corso di inglese, di cucina, di
astronomia o altro. Perché è un segno di vita, di rinnovamento. È un non cedere
alla facile (e sciocca) obiezione: “Ma cosa ti serve ormai?”. Serve. Eccome! Serve per sentirsi vivi, per
non cedere alle lusinghe del tempo e dell’ozio, serve per dire a se stessi che
c’è ancora voglia di scoprire e di sentirsi fertili a nuove proposte.
Qualcuno ricorderà la famosa trasmissione del maestro Alberto Manzi (nella foto) proposta
dalla Rai nel 1960: Corso di istruzione popolare per adulti
analfabeti. Qui, attraverso la televisione, si cercava di fare un’operazione
di questo genere su larga scala: alfabetizzare gli italiani che non avevano
potuto studiare attraverso uno strumento popolare qual’era (ed è) la TV. Si
chiamava appunto Non è mai troppo tardi.
Quasi un motto che vale sempre.
Sì, non è mai troppo tardi neanche per Giovanni (nome di fantasia,
ndr) che ieri è venuto per la prima volta al campo perché, come mi ha detto, “ho
costruito tanti modelli ma ho una gran voglia di farli volare”. E così, da “scolaretto”
avanti con gli anni, lo vedo col suo modello che sembra uscito da un cartoon:
bellino, piccolino, adatto secondo me ad un principiante. Un modello quasi
goffo rispetto ai tanti bellissimi che rullano sulla nostra pista ma, si sa,
per i principianti esistono modelli che badano più alle performance adattive che all’estetica.
Ed eccolo Giovanni, seguire il lavoro di un collega che cerca di
mettere a punto il suo modello; osservare quasi con reverenza il lavoro quasi da
chirurgo che viene fatto nel “cervello” del modello affinché diventi gentile con le
mani del pilota.
Lo osservo con tenerezza e ammirazione. Ci siamo passati tutti da
questa fase. Magari con qualche decina d’anni in meno. Ma anche no. Io ho ad
esempio iniziato a 50 anni. Giovanni probabilmente ne ha almeno dieci di più.
Ed è meraviglioso...
Non so se Giovanni riuscirà nel suo sogno. Ma spero proprio di sì. Ci
vorrà pazienza, tenacia, coraggio. Ma chi ha un sogno in genere queste qualità
le ha. E sarà un piacere, domani,
veleggiare insieme.
Bravo Giovanni. Sei la testimonianza che davvero non è mai troppo tardi. E che l’aeromodellismo può essere una delle
tante sfide da affrontare fino a quando si proverà un brivido a vedere il cielo
e a pensare di solcarlo con le proprie mani.
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