lunedì 3 aprile 2023

Non è mai troppo tardi

Ho sempre provato ammirazione per chi, ormai non più giovane, decide di imparare cose nuove: frequentare un corso di inglese, di cucina, di astronomia o altro. Perché è un segno di vita, di rinnovamento. È un non cedere alla facile (e sciocca) obiezione: “Ma cosa ti serve ormai?”.  Serve. Eccome! Serve per sentirsi vivi, per non cedere alle lusinghe del tempo e dell’ozio, serve per dire a se stessi che c’è ancora voglia di scoprire e di sentirsi fertili a nuove proposte.

Qualcuno ricorderà la famosa trasmissione del maestro Alberto Manzi (nella foto) proposta dalla Rai nel 1960: Corso di istruzione popolare per adulti analfabeti. Qui, attraverso la televisione, si cercava di fare un’operazione di questo genere su larga scala: alfabetizzare gli italiani che non avevano potuto studiare attraverso uno strumento popolare qual’era (ed è) la TV. Si chiamava appunto Non è mai troppo tardi. Quasi un motto che vale sempre.

Sì, non è mai troppo tardi neanche per Giovanni (nome di fantasia, ndr) che ieri è venuto per la prima volta al campo perché, come mi ha detto, “ho costruito tanti modelli ma ho una gran voglia di farli volare”. E così, da “scolaretto” avanti con gli anni, lo vedo col suo modello che sembra uscito da un cartoon: bellino, piccolino, adatto secondo me ad un principiante. Un modello quasi goffo rispetto ai tanti bellissimi che rullano sulla nostra pista ma, si sa, per i principianti esistono modelli che badano più alle performance adattive che all’estetica.

Ed eccolo Giovanni, seguire il lavoro di un collega che cerca di mettere a punto il suo modello; osservare quasi con reverenza il lavoro quasi da chirurgo che viene fatto nel “cervello” del modello affinché diventi gentile con le mani del pilota.

Lo osservo con tenerezza e ammirazione. Ci siamo passati tutti da questa fase. Magari con qualche decina d’anni in meno. Ma anche no. Io ho ad esempio iniziato a 50 anni. Giovanni probabilmente ne ha almeno dieci di più. Ed è meraviglioso...

Non so se Giovanni riuscirà nel suo sogno. Ma spero proprio di sì. Ci vorrà pazienza, tenacia, coraggio. Ma chi ha un sogno in genere queste qualità le ha.
  E sarà un piacere, domani, veleggiare insieme.

Bravo Giovanni. Sei la testimonianza che davvero
non è mai troppo tardi. E che l’aeromodellismo può essere una delle tante sfide da affrontare fino a quando si proverà un brivido a vedere il cielo e a pensare di solcarlo con le proprie mani.

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