lunedì 18 gennaio 2021

Un mondo sospeso

L’asta della manica a vento, oggi, è una stalattite di brina che si erge nuda verso un cielo color pastello. Come l’albero maestro di un vascello incagliato nei rigori dell’inverno, mentre ai suoi piedi un mare di brina congela il verde di un’erba che aspetta quieta di crescere, tra macchie di terra nuda e lombrichi che neanche hanno più voglia di fare danni.

C’è una fissità irreale in questo lembo di mondo perduto nei boschi. Tutto appare bloccato come in un gelido incantesimo che ha fissato all’istante ogni rumore, voce, ma anche aspettativa e breve sogno di gloria aeronautica. E il sole che sbuca timido e scialbo dietro ad una coltre di nubi, nemmeno ce la fa a sciogliere i lacci che bloccano tutto come un mondo sospeso dentro una sfera di vetro da agitare per vedere una finta neve scendere rigogliosa.

Oggi tutto è silenzio, in questo inverno che s’ha da passare scaldando sogni ed emozioni, insieme a batterie e motori. In questa sospensione del tempo dettata dalla paura, dalle leggi di chi la antepone al calore di cuori che osservano questo mondo di brina e freddo, scrutando il meteo e la speranza di nuove ripartenze.

Oggi s’ha da guardare le nostre bestiole volanti con lo sguardo dolce del padre che osserva il bimbo febbricitante e incagliato tra lenzuola e attenzioni, mentre non aspetta altro che correre di nuovo nell’aria fresca d’una primavera che arriverà anche quest’anno. Perché sì, verrà ancora il tempo in cui il sole scioglierà questo incantesimo e - come per magia - ogni parola, emozione, suono sospeso nella fissità del ghiaccio, tornerà a sciogliersi e a rivelarsi - magari di mattino presto, quando non c’è ancora nessuno - ai pochi piccioni che aspettano ancora di inseguire i loro goffi compagni di balsa e polistirolo, tubando eccitati e  divertiti.  


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