domenica 19 luglio 2020

L'atterraggio

L’atterraggio col tuo modello non è solo un’evidente necessità. È l’atto conclusivo del tuo volo, iniziato con la rincorsa del decollo e proseguito con le tue geometrie nel mare d’aria. E come tale ne è il suggello. Da volatile torni ad essere un animale terrestre; e qui c’è la congiunzione tra aria e terra, il bivio tra bene (ovvero volo riuscito) e male (crash). Manovrare la tua bestiola a 30-50 metri mentre saluta l’aria e vede approssimarsi il terreno, è una manovra delicata. Lo sappiamo. Lui scende, plana, frena; come un’aquila prima mostra in avanti le zampe (carrello) poi posiziona tutto il corpo (fusoliera) fino a zampettare per raggiungere lo stop definitivo.

E quando riesci ad atterrare bene, senza sussulti, ricordando tutto quello che hai imparato e che ti ripeti ad ogni decollo, allora meriti quel “Bravo ragazzo” che ti sussurri, mentre raggiungi la tua bestiola soddisfatta.

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