lunedì 2 ottobre 2023

I miei primi 10 anni... di aeromodellismo

Era il giugno del 2013 quando per la prima volta raggiunsi un campo volo; da pilota, non da semplice spettatore. ll mio modello U Can Fly della Hype riluccicava al sole come il mio sorriso. Intonso, perfetto, l’unico pezzo rimasto in tutta la Lombardia e Piemonte (sarebbe andato fuori produzione di lì a poco), tanto che mi feci 150 chilometri per andarlo a prendere di persona a Montalto Dora (TO). Poi lanciai un appello in Rete, e il responsabile gentilissimo di un campo dalle parti di Monza rispose. O, meglio, raccolse quel pulcino impaurito per fargli fare i primissimi voli da aquilotto. E per dare finalmente vita al mio modello che subito chiamai Cuča (si pronuncia cucia, ma suona anche come "cuccia") che in croato significa casa. L’auspicio era chiaro: era una scaramanzia affinché il modello tornasse sempre a casa. Magari intatto.

La foto con l’aereo rosso risale proprio a quel battesimo dell’aria. Rigido come una pertica, con il cuore a mille, feci volare la mia “bestiola” senza danni. Roba da stappare una bottiglia a sera e cucinare i miei piatti preferiti.

Da allora non sono solo passati dieci anni, ma se vogliamo un’intera era. Molte cose sono cambiate, ma non quella sottile ansia che ad ogni volo (ormai saranno qualche centinaio) resta in tutto il corpo, salvo poi stemperarsi una volta che i ruotini fermano la loro corsa sull’erba. Ormai l’ho accettata l’ho accolta come parte di me. Era l’unico modo per non esserne soggiogato.

Lasciato quasi subito quel campo ospite a cui va ancora oggi tutto il mio riconoscimento (era troppo distante per me), trovai quasi subito l’attuale campo di Ceriano Laghetto, di cui ora sono orgoglioso presidente. Non tanto per meriti aviatori (ora so pilotare, sì, ma non sono certo un Francesco Baracca della situazione), quanto per quel vero e proprio amore per il campo, i suoi soci e l’ambiente che ho trovato fin dal primo giorno.

Sì... ne è passato di tempo. Ho volato, sono caduto, ho aggiustato, sono caduto in crisi, mi sono risollevato, ho gioito, ho riso, ho pianto. Ho fatto tutto. All’aperto, con temperature dai + 4° ai + 35°, e anche dentro di me.

Nel 2015, quindi solo due anni dopo, arrivò Darko (nella seconda foto, risalente a pochi mesi fa): un aeromodello nato per l’acrobazia, ma riconvertito nella guida ad un più tranquillo modello da volo volato come si dice; in sostanza tranquillo. Con Darko all’inizio non è stato facile, tanto che per forse tre mesi (dopo l’ennesima caduta) lo parcheggiai in garage, per tornare al più placido e rassicurante Cuča. Poi l‘orgoglio ha avuto la meglio sulla paura. Così l’ho ripreso, e nonostante qualche incidente, ora sono quasi 8 anni che è il mio fidato compagno di volo. Le sue ammaccature vanno di pari passo con le mie rughe; le sue crepe sono le mie. La colla... no... quella è solo sua!

Se da ragazzo mi avessero detto che alla veneranda età di 48 anni avrei intrapreso un percorso aeromodellistico, non ci avrei creduto. Eppure... sono ancora qui, e se Dio vuole, mi piacerebbe festeggiare anche il primo ventennio, trentennio e così via.

Dieci anni, vissuti intensamente; passati a scrutare il meteo, a studiare le possibilità di pomeriggi liberi, a prepararsi mentalmente e in concreto per andare al campo, così come ormai dico con estrema familiarità. Dieci anni che hanno dato vita a 2 libri (Voglia di Volo e Fame d’aria, rispettivamente: Amazon 2018, e Amazon 2021), di cui il primo tradotto e venduto all’estero anche in inglese (Let me fly, Amazon 2020).

Dieci anni di passione, condivisione, amicizia, solidarietà, con luci e ombre, ma pur sempre vissuti con adrenalina e serotonina in corpo.

Non dimenticherò mai chi, in dieci anni, a vario titolo mi è venuto incontro, mi ha aiutato da tecnico e da amico, da maestro o da collega. Così come non dimenticherò mai (né intendo farlo) quella meravigliosa sensazione di disegnare nel cielo col tuo modello, dimenticando tutto per i 5 minuti della batteria. Cinque minuti capaci spesso di riempirti il cuore. E in alcuni giorni anche l’anima.

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti piaciuto o non ti è piaciuto questo post, avrò piacere di leggere il tuo parere!