In fondo il campo volo è come una stazione ferroviaria. In uno spazio senza vita propria, come può essere un binario o una lingua d'erba nel nulla, si intrecciano storie perlopiù invisibili, vissute nell'intimo di un volo personale nell'aria, ma anche nella testa. E queste storie non lasciano traccia e ancora meno si traducono in voce: semmai vengono assorbite dalla terra battuta così come dalla massicciata ferroviaria. Nascono, crescono e muoiono senza far rumore. Gioia, paura, euforia, coraggio, ansia, ma anche sfide personali e riscatti allora si animano come fantasmi del bosco. Per poi svanire quando giunge l'ora, e si torna a casa. Là, dove magari ciò che sta dietro a queste storie ha avuto origine o avrà termine.
(Foto: GLCPHOTO - Pixabay)
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